21/08/2014

Concerto finale del Corso Musiche da Ricordare

Ensemble Barocco di Napoli
Concerti

Musiche da ricordare
Corso di Musica Antica I edizione (Pertosa- Auletta 17-21 agosto 2014)

Concerto finale del Corso
Auditorium Museo MidA 1- Piazza G. de Marco-Pertosa

William Byrd (1539-1623)
In nomine – Gagliarda a 5 voci

Tomaso Albinoni (1671-1751)
Largo e Allegro dalla Sonata in sol maggiore per flauto e basso continuo

Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Canzon terza per due flauti e basso continuo

Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata in si minore per clavicembalo

Georg Philipp Telemann (1681-1767)
Affettuoso e Vivace dalla Sonata in sol minore TWV 42

Anonimo (XVI secolo)
Danza per chitarra

Anonimo (XVI secolo)
Danza per flauto e chitarra

Johann Sebastian Bach
Bourrèe per chitarra dalla Suite n.1 per liuto

Georg Philipp Telemann
Largo per flauto e basso continuo

Sonata in do maggiore per flauto e basso continuo dagli Essercizii Musici
Adagio-Allegro-Adagio-Allegro-Larghetto-Vivace

Johann Sebastian Bach
Singet dem Herrn ein neus Lied BWV 225 a 8 flauti (Trascrizione da un mottetto a 8 voci)

Antonio Vivaldi (1678-1741)
La Follia per due flauti e basso continuo

Ensemble Barocco di Napoli
Tommaso Rossi, flauto dolce
Raffaele di Donna, flauto dolce
Ugo di Giovanni, chitarra, arciliuto
Patrizia Varone, clavicembalo

Ensemble del Corso "Musiche da ricordare"

Anna Aiello, Lucia Bartolucci, Annalisa de Simone, Armando Hell, Giacomo Lapegna, Mariangela Lippolis, Laura Marino, flauto dolce
Francesco Emanuele di Iorio, Carmela Tangredi chitarra
Carlo Maria Barile, Dario Lapegna, clavicembalo

Citazione del giorno

La fantasia di Leo richiede dunque interpreti non solo tecnicamente agguerriti, ma anche capaci di entrare in sintonia con il gusto peculiare delle composizioni e di restituirne la varietà di affetti e di effetti. Tali requisiti non sono di certo mancati agli artisti che hanno animato il concerto napoletano. Rossi, nel ruolo di protagonista, ha saputo imprimere all’interpretazione una notevole incisività.
Lucio Tufano
www.ilteatro.it